“Rothko a San Marco”: il video della conferenza di Marco Cianchi

Martedì 7 giugno 2022, nella Biblioteca monumentale del Museo di San Marco, Marco Cianchi, professore emerito dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, ha tenuto una conferenza dal titolo Rothko a San Marco.

Dopo aver illustrato la pittura di Mark Rothko (Daugavpils 1903 -New York 1970), inquadrandola nel contesto storico e culturale in cui si sviluppò, Marco Cianchi si è soffermato sul rapporto dell’artista con l’arte italiana del Rinascimento e, in particolare, con il ciclo di affreschi di Beato Angelico nel Dormitorio di San Marco.

Nel corso della conferenza, piena di rimandi al cinema e alla letteratura, ricca di aneddoti e note a margine, tra digressioni e affondi critici, sempre sul filo di una leggerezza pensosa che privilegia l’approccio divulgativo allo specialismo accademico, Cianchi ha raccontato di quando Christopher, figlio di Mark Rothko, venne a visitare il Museo di San Marco nel 2013, con l’idea di organizzare una mostra dei dipinti del padre. La Direttrice del museo, allora, era Magnolia Scudieri. L’idea, per una serie di ragioni, sfumò. Di quella visita ci restano alcune foto, una particolarmente curiosa in cui Christopher Rothko, afferrando con le mani la riproduzione di una tela del padre, la accosta a un affresco di Beato Angelico, come a sottolinearne la discendenza ideale, le risonanze tonali, le corrispondenze sottili. La foto è stata utilizzata nella locandina della conferenza.

Christopher Rothko in una cella del Museo di San Marco, 2013

Convinto della possibilità di allestire una mostra di Rothko a San Marco, Cianchi non si diede per vinto e nel 2017 ripropose il suo progetto alla Direttrice Marilena Tamassia. Nemmeno allora la proposta andò in porto. Oggi, nel 2022, poter ammirare le opere di Mark Rothko insieme a quelle del nostro Beato Angelico resta un sogno di tanti, non solo di Marco Cianchi.

Mark Rothko, 1954

«Le poesie, i racconti, i romanzi e le opere teatrali – spiega Cianchi citando il critico letterario Harold Bloom, autore del famoso Canone Occidentale – nascono in risposta a poesie, racconti, romanzi e opere teatrali precedenti, e quella risposta dipende da atti di lettura e interpretazione compiuti dagli scrittori successivi». Lo stesso si può dire della pittura. Il caso di Rothko è emblematico, in tal senso. Senza scomodare le teorie della ricezione, secondo cui «gli atti di lettura e interpretazione» di un testo, di un’opera d’arte da parte di un lettore ne rivitalizzano il senso, si può dire che il lettore-artista Rothko, capace di starsene ore in contemplazione di un dipinto, aveva riconosciuto in Beato Angelico un maestro del passato capace di porgli domande fondamentali a cui cercò per tutta la vita di rispondere. La sua ricezione degli affreschi dell’Angelico a San Marco, la soggettivazione della poetica del frate pittore, è di una profondità difficilmente raggiunta da altri artisti del Novecento.

Di seguito un brano del compositore Morton Feldman (New York, 1926 – Buffalo, 1987) composto per la Rothko Chapel di Huston nel 1971, scelto come introduzione alla conferenza.

Da sinistra, Claudio Rocca, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, Marco Cianchi, professore emerito dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, Angelo Tartuferi, Direttore del Museo di San Marco

Un commento

  1. Un ringraziamento sincero a voi per il video, e ai Prof. Cianchi & Tartuferi per la splendida conferenza.
    Riusciranno i nostri eroi a condurre in porto lo straordinario progetto di Rothko a San Marco? Son convinto che siamo davvero in tanti ad augurarci di sì!

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