L’emergenza sanitaria non ha fermato gli studenti dell‘Istituto alberghiero Aurelio Saffi, da anni impegnati nell’iniziativa di fine corso Il patrimonio artistico preso per mano dalle scuole, dedicata al Cenacolo di Andrea del Sarto, all’interno del quale, fino al 2019, i giovani ciceroni guidavano i visitatori alla scoperta del museo.
Giunto alla sua sesta edizione, quest’anno il progetto realizzato dagli studenti della specializzazione “accoglienza e ospitalità turistica”, nell’ambito dell’attività di alternanza scuola-lavoro, e grazie al contributo di Fondazione CR Firenze, si è trasformato, nei mesi di didattica a distanza, in un’esperienza digitale che ha permesso di esplorare nuove forme di comunicazione.
Nasce così la prima versione del progetto “Pillole di bellezza in DAD”, un mini-documentario scritto, registrato, montato e musicato dagli studenti, a partire da un’iniziale edizione composta a distanza, durante il lockdown del 2020, poi ampliata nel 2021, alla prima riapertura dei musei, con la registrazione in situ dei contenuti studiati. Il tutto attraverso l’uso degli smartphone.
Il documentario è ora disponibile sul canale youtube dell’Istituto Saffi, e sarà inserito anche in un piccolo sito web appositamente realizzato per raccontare la storia del progetto, dal suo inizio nel 2016 ad oggi.
Nel video gli “ambasciatori di bellezza” conducono il visitatore alla scoperta del Museo del Cenacolo di Andrea Del Sarto, uno scrigno di tesori da (ri)scoprire, con dentro uno dei capolavori “segreti” della pittura rinascimentale, poco frequentato e conosciuto dagli stessi fiorentini.
Il museo occupa gran parte di un antico monastero vallombrosano intitolato a San Salvi e prende il nome dal Cenacolo, il grande affresco di Andrea del Sarto raffigurante l’Ultima Cena, posto nel refettorio. Le sale del museo custodiscono anche un’importante collezione di dipinti della prima metà del Cinquecento, che va da Pontormo a Franciabigio, da Raffaellino del Garbo a Plautilla Nelli. Ai dipinti si aggiunge il monumento funebre a San Giovanni Gualberto, fondatore dell’ordine dei vallombrosani, commissionato nel 1505 a Benedetto da Rovezzano e rimasto incompiuto.
Il video-racconto degli studenti parte dalla storia del monastero di San Salvi, approfondisce la vita e lo stile di Andrea Del Sarto e dell’Ultima Cena, ci accompagna attraverso il refettorio, la quadreria del corridoio, la sala del lavabo, la cucina e si sofferma sulle lunette di Suor Plautilla Nelli, recentemente restaurate da Rossella Lari, prosegue con la descrizione del monumento funebre a San Giovanni Gualberto e del Noli me tangere di Franciabigio.
Il risultato del lavoro raggiunge un triplice obiettivo: anzitutto di formazione per gli studenti coinvolti; quindi di informazione per coloro che vorranno “visitare” il Museo; e infine di testimonianza e memoria, per lasciare al pubblico e agli studenti futuri uno strumento di istruzione peer-to-peer e una traccia tangibile delle esperienze didattiche vissute nel 2020 e 2021, durante la pandemia.
L’innovazione e in particolare la digitalizzazione dei contenuti didattici, appare, soprattutto in questo momento storico, tra le strategie più efficaci ai fini del successo formativo, nell’ottica della progettazione del lavoro, della sperimentazione di nuovi linguaggi e del controllo degli apprendimenti.
Complimentandoci per l’ottimo lavoro svolto, agli studenti, ai docenti e al dirigente dell’Istituto Saffi vanno i nostri più vivi ringraziamenti. Ecco il video:
I migliori complimenti. I più cordiali saluti da Venezia e buona estate.
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