Festa di Beato Angelico 2023. Visite guidate e prima assoluta del film “Fra Angelico’s Communion – The Living Tableau” di Armondo Linus Acosta

Il 18 febbraio è una data importante per il Museo di San Marco. È il giorno in cui nel 1455 moriva a Roma Fra Giovanni da Fiesole, più noto come Beato Angelico, uno dei più affascinanti maestri del Rinascimento italiano. Un classico, per dirla con Italo Calvino, che non ha mai finito di dire quel che ha da dire. In assenza di una data di nascita conosciuta, l’arte sublime di questo pittore domenicano, patrono universale di tutti gli artisti, viene tradizionalmente celebrata a San Marco con eventi speciali.

Quest’anno il programma è davvero denso.

La festa si aprirà sabato mattina, 18 febbraio, con due visite guidate alla pittura dell’Angelico, su tavola e a fresco, alle 10.00 e alle 11.30, a cura dello staff del Museo (le visite sono comprese nel biglietto di ingresso).

Nel pomeriggio, alle 17.00, in prima assoluta, la Direzione Regionale Musei della Toscana, il Museo di San Marco e The Academy of Film and the Arts presenteranno Fra Angelico’s Communion – The Living Tableau, un’opera cinematografica di Armondo Linus Acosta ispirata alla Comunione degli Apostoli, uno degli affreschi più toccanti realizzati dall’Angelico a San Marco, altrimenti noto come l’Istituzione dell’Eucarestia, che si trova nella cella numero 35 del corridoio nord dell’ex-Dormitorio dei frati. La scena, resa con meticolosa cura dei dettagli dal regista Acosta, riflette un’iconografia relativamente rara, presente soprattutto nella tradizione cristiana d’Oriente, e rimanda alla rappresentazione dell’Ultima Cena.

Il cortometraggio, diretto e fotografato da Armondo Linus Acosta e prodotto dal collettivo artistico The Academy of Film and the Arts, a nostro avviso reinterpreta in chiave cinematografica la pratica delle Sacre Rappresentazioni che si svolgevano nelle chiese fiorentine durante le ricorrenze importanti del calendario liturgico. Numerose compagnie laiche si incaricavano di metterle in scena, allestendo veri palcoscenici nei quali venivano recitati gli episodi salienti della vita di Cristo e della Vergine Maria.

Armondo Linus Acosta, regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, produttore e designer, nato a Bradford, in Pennsylvania nel 1938, non è nuovo a queste sperimentazioni visive. Fra Angelico’s Communion è il seguito ideale di The Last Supper.The Living Tableau del 2019, una ricreazione filmica de L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, per la quale ha coinvolto tre maestri premi Oscar della cinematografia mondiale: Vittorio Storaro, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.

Dal talento multiforme, dopo una precocissima educazione musicale, artistica e teatrale, Acosta si è formato alla bottega del maestro Roger Corman e negli anni Sessanta ha collaborato come consulente, sceneggiatore e direttore della fotografia con registi come Alfred Hitchcock, Blake Edwards, Vittorio De Sica, Stanley Kramer, David Lean, Vincente Minnelli, Anthony Mann, Robert Aldrich e Orson Welles. Famoso soprattutto per i suoi pluripremiati spot pubblicitari e per il suo film Romeo.Juliet, presentato al Festival del Cinema di Venezia nel 1990, Acosta ha dedicato tutta la vita a esplorare le possibili connessioni tra bellezza e fede, nella convinzione che arte e spiritualità siano profondamente intrecciate e che attraverso l’arte molte persone possano avvicinarsi a Dio. Negli anni Sessanta il Vaticano gli ha commissionato la progettazione di una serie di 15 cortometraggi che illustrassero i temi del libro dei Salmi. La collezione dei Salmi è stata proiettata con grande successo nel Padiglione Vaticano alla Fiera Mondiale di New York del 1964.

Il progetto di Angelico’s Communion – The Living Tableau è un sogno realizzato per Armondo Linus Acosta e nasce dall’incontro fatale tra il regista e l’arte di Beato Angelico avvenuto nel Museo di San Marco nel giugno del 2021. Quell’incontro è stato una vera e propria agnizione. Acosta in quella visita rimase profondamente impressionato dalla pittura di Beato Angelico e in particolare dall’affresco della Comunione degli apostoli, un’insolita Ultima Cena in cui, insieme con gli apostoli, in un cantuccio, silente e a mani giunte, è inginocchiata Maria. La presenza inconsueta sul piano iconografico di Maria – Beato Angelico non è nuovo a intuizioni così potenti e al contempo così coerenti con la spiritualità domenicana – figura eterea, principio materno e fonte di ogni grazia, diventa centrale nel film di Acosta: «Gesù non la guarda come un essere umano, come sua madre – spiega Acosta – si limita a lanciarle uno sguardo, come se stesse guardando qualcuno che cammina dietro di lui, e voltandosi quasi si sorprende “Oh sei tu”… credo davvero che lei non sia reale nel dipinto. Lei è la forza mistica che sta dietro a tutto, anche a questo pianeta madre…».

Angelo Tartuferi, Direttore del Museo di San Marco, accoglie Armondo Linus Acosta, 23 giugno 2021
Armondo Linus Acosta in visita al Museo di San Marco, 23 giugno 2021

A sottolineare la presenza discreta eppure fondamentale della Madre di Gesù nel film di Acosta, sono anche le note struggenti di Quando corpus morietur dallo Stabat Mater di Rossini, che fanno da contrappunto alle immagini.

La scelta di Beato Angelico da parte di Acosta attesta in maniera inequivocabile, semmai ce ne fosse bisogno, la potenza inesauribile del messaggio spirituale del nostro frate pittore, in grado di suscitare, a distanza di secoli, letture e interpretazioni assolutamente originali, e con esiti sempre diversi e sorprendenti.

Beato Angelico, Comunione degli Apostoli, dettaglio di Maria in ginocchio

«Il tableau vivant è ormai un genere con cui si sono misurati moltissimi artisti e cineasti, da Pasolini a Bill Viola – sottolinea Angelo Tartuferi, Direttore del Museo di San Marco – quello di Armondo Linus Acosta è però molto personale, e senza alcuna nota polemica. Il maestro Angelico è ancora in grado di parlare agli artisti contemporanei».

«Il Museo di San Marco si riconferma al centro di un’intensa attività culturale – afferma Stefano Casciu, Direttore Regionale Musei della Toscana – che, partendo dalla storia del convento domenicano così importante per la città di Firenze, si apre sempre più a diverse espressioni artistiche e alla contemporaneità».

La prima del cortometraggio Fra Angelico’s Communion – The Living Tableau di Armondo Linus Acosta si svolgerà il 18 febbraio alle 17.00 nella Biblioteca monumentale di Michelozzo, al primo piano del Museo, e sarà introdotta da Stefano Casciu, Direttore Regionale Musei della Toscana, Angelo Tartuferi, Direttore del Museo di San Marco, dallo stesso Armondo Linus Acosta, regista e direttore della fotografia, e Carina Courtright, Producer AFA, alla presenza del cast e della produzione. Il corto sarà preceduto dal filmato del backstage con le fasi di elaborazione del progetto.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Dopo la prima proiezione tutti i visitatori del Museo potranno ammirare il film in esclusiva fino alla domenica di Pasqua 9 aprile 2023, in loop su uno schermo nel Refettorio piccolo, in dialogo con l’Ultima Cena di Domenico Ghirlandaio.

La festa del Beato Angelico si concluderà alle 18.30 con la Messa nella Basilica di San Marco officiata da padre Bernardo Gianni OSB, abate di San Miniato al Monte.

Angelo Tartuferi, Armondo Linus Acosta e Stefano Casciu nella cella 35, davanti all’affresco La Comunione degli Apostoli di Beato Angelico

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