“Perugino e Firenze”. Due giornate di studio al Cenacolo del Fuligno

Homo singolare de’ quell’arte, in quel tempo per tutto l’universo mondo. Così l’umanista umbro Francesco Maturanzio definiva il pittore Pietro Perugino, suo contemporaneo. Per la sua fama e popolarità Perugino fu il primo artista che oltrepassò le frontiere dei vari Stati italiani, lasciando semi fecondi della sua attività e creando una vera e propria koinè artistica. Assieme a Perugia, fu soprattutto con Firenze che stabilì, per tutta la sua carriera, un rapporto strettissimo.

A Firenze Perugino si perfezionò verosimilmente presso la bottega del Verrocchio, si iscrisse alla Compagnia dei Pittori, fu a capo di una prolifica bottega per venticinque anni e sposò Chiara Fancelli, figlia dell’architetto e scultore Luca. La sua reputazione era tale che fu scelto come giudice sia per il progetto della facciata del Duomo, sia per la collocazione del David di Michelangelo. Negli anni Novanta del ‘400, in particolare, soggiornò stabilmente in città, dove  ricevette numerose e importanti commissioni da chiese, ordini religiosi e famiglie nobili di Firenze e di altre zone d’Italia. Nella sua fiorente bottega lavorarono, assieme ai suoi allievi umbri, garzoni e aiuti toscani. Altri pittori fiorentini, anche senza essere suoi allievi, furono fortemente influenzati dalla sua arte.  L’inaspettato insuccesso della Pala dell’Annunziata fu tra le cause che, infine, lo spinsero a lasciare Firenze e a tornare definitivamente in Umbria.

“Perugino e Firenze. L’artista umbro e la sua attività nella città toscana negli anni fra la Repubblica ed il Principato mediceo” è il titolo dell’importante convegno che si svolgerà martedì 14 e mercoledì 15 maggio 2024 presso il Cenacolo del Fuligno a Firenze.

Perugino, Ultima Cena
Pietro Perugino e collaboratori, Ultima Cena con l’orazione nell’Orto, Cenacolo del Fuligno

Con questo evento di alto valore scientifico, a cui partecipano le maggiori istituzioni culturali del territorio, anche Firenze si unisce alle celebrazioni del quinto centenario della morte del pittore che, specialmente in Umbria, hanno caratterizzato il 2023.

Il convegno, a cura di Nicoletta Baldini, Alberto Felici, Emanuela Grifoni, vedrà riuniti esperti di diverse discipline: storici, storici dell’economia, della scienza, del teatro, della filosofia, oltre a storici dell’arte, che offriranno una prospettiva interdisciplinare sull’attività del pittore nel contesto artistico, politico, sociale ed economico di Firenze, dal periodo che va dalla Repubblica al Principato mediceo.

Al contempo, restauratori e diagnosti di differenti Istituti italiani e stranieri forniranno nuove informazioni sui materiali pittorici e le tecniche esecutive impiegate dal Perugino nei dipinti murali fiorentini: l’Ultima Cena nel Cenacolo del Fuligno e la Crocifissione della sala Capitolare del Convento di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi.

L’ingresso è libero, fino ad esaurimento posti. Nei due giorni di convegno, l’accesso al Cenacolo del Fuligno non sarà consentito alle visite turistiche.

 Il programma:

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