Le “visioni” di Plautilla Nelli: una conferenza di Catherine Turrill-Lupi e un progetto di Kaos balletto di Firenze a San Marco

In occasione del quinto centenario della nascita di Suor Plautilla Nelli (1524-1588), prima pittrice della storia dell’arte fiorentina, e nell’attesa di poterne ammirare nuovamente le opere esposte tra la Sala del Lavabo e quella del Refettorio Grande, attualmente in ristrutturazione, lo scorso 13 giugno 2024 il Museo di San Marco le ha reso omaggio con una conferenza di Catherine Turrill-Lupi e un’azione coreografica tratta da Le visioni di Plautilla di Kaos Balletto di Firenze. Ve ne diamo conto con le registrazioni video dei momenti più salienti dell’iniziativa.

A introdurre il pomeriggio dedicato alla suora pittrice è Angelo Tartuferi, Direttore del Museo di San Marco, che ha sottolineato l’importanza di accendere i riflettori anche su personaggi e artisti inevitabilmente messi in ombra dalla grande popolarità di Beato Angelico. Dopo Girolamo Savonarola, di cui sono state riallestite le celle nel 2021 (qui ne ha scritto Stefano Casciu), e Antonino Pierozzi, celebrato con una mostra, un allestimento e due restauri, in occasione del quinto centenario delle sua canonizzazione nel 2023-24 (qui ne abbiamo parlato in tre video), è la volta di Plautilla Nelli (ne abbiamo scritto qui). Già nel 2022 sono pervenute a San Marco tre lunette originariamente collocate sopra la tela dell’Ultima Cena di Santa Maria Novella – opus magnum della Nelli – provenienti dal Cenacolo di San Salvi. Un’operazione doverosa che ha reso giustizia all’artista, collocandola a pieno titolo all’interno della Scuola di San Marco. La Nelli, infatti, visse e lavorò a pochi passi da San Marco, nel vicino convento di Santa Caterina da Siena in Cafaggio, oggi sede dell’Istituto Geografico Militare; da Fra Paolino da Pistoia, uno dei suoi primi estimatori, ricevette circa cinquecento disegni di Fra Bartolomeo, nonché modelli di legno e cera, sui quali da autodidatta la pittrice si formò.

Dopo l’intervento di Angelo Tartuferi, Rossella Battisti, giornalista culturale, critica del teatro e della danza, ha raccontato la genesi de Le visioni di Plautilla, un video immersivo a 360° di un balletto ispirato alla vita e alle opere di Plautilla Nelli. Del video, girato negli ambienti del Museo di San Marco, la stessa Battisti è stata ideatrice del concept.

Giada Molinario ha offerto al pubblico un estratto del balletto ispirato alla vita della prima “pictora fiorentina”. Il video Le visioni di Plautilla si sviluppa in quattro movimenti, attraverso quattro luoghi dell’ex convento di San Marco (la Sala Capitolare, il Refettorio Piccolo, la Biblioteca di Michelozzo e il Chiostro di San Domenico).

Roberto Sartori della compagnia Kaos balletto di Firenze, coreografo e regista del progetto su Plautilla Nelli, realizzato con il sostegno del MiC Progetti speciali, ha salutato il pubblico e ringraziato Angelo Tartuferi, Direttore del Museo di San Marco.

Infine, Catherine Turrill-Lupi, una delle massime esperte internazionali di Plautilla Nelli, ha condotto il pubblico all’interno della Bottega del convento domenicano di Santa Caterina da Siena, ricostruendone l’organizzazione del lavoro e descrivendone la committenza, laica e religiosa, cui le monache dovevano rispondere. Numerosi gli spunti emersi dagli accostamenti delle opere di Suor Plautilla con quelle dei suoi maestri. Molte scoperte sono ancora possibili osservando le quattro opere di piccolo formato che recentemente le sono state attribuite, soprattutto rispetto ai modelli compositivi utilizzati: i disegni di Fra Bartolomeo e Fra Paolino da Pistoia, ereditati dalla Scuola di San Marco, e le Pale d’altare degli artisti che aveva tutti i giorni davanti agli occhi all’interno delle chiese di Santa Caterina e di San Marco. Interessanti, ancorché “sfuggenti” (tra queste la più affascinante è Agata Traballesi), le collaboratrici dell’artista domenicana, riconoscibili in qualche dettaglio, che possono ancora essere investigate e fatte uscire dall’oblio.

L’intervento di Catherine Turrill-Lupi è il risultato di anni di studio e presuppone un grande lavoro di squadra a monte di quello che si può definire un movimento centrifugo di ricerca, cioè di recupero dei bordi del discorso storico artistico corrente. Un lavoro di smarginatura, per usare un’espressione di Elena Ferrante, prevalentemente femminile che ha coinvolto negli anni studiose, restauratrici, conservatrici, storiche dell’arte e promotrici culturali: la compianta Jane Fortune, fondatrice di AWA (Advancing Women Artists), Rossella Lari, Fausta Navarro, Jane Adams e Magnolia Scudieri, per citarne solo alcune. Donne di tutte le provenienze e formazioni, che hanno unito le forze per restituire visibilità a un’artista il cui talento non può essere misurato solo sulla padronanza della tecnica, bensì piuttosto sull’elaborazione di un’esperienza di verità: ossia sulla capacità di mostrarci il mondo come nessun altro ce l’aveva ancora fatto vedere. Ecco, forse è nella vitalità di uno stile apparentemente ingenuo, che reinventa e adatta al proprio sguardo i modelli compositivi per lei disponibili in quel momento; forse è nel dipingere insieme alle consorelle, mescolando culture e generazioni, che risiede la potenza travolgente di un’artista come Plautilla Nelli.

Di seguito il video Le visioni di Plautilla, con la regia e la coreografia di Roberto Sartori, da un’idea di Rossella Battisti. Le danzatrici, oltre a Giada Molinario, sono Francesca Roini, Letizia Filippucci, Cristina Moro. Le musiche sono di Stefano Simmaco. Le riprese e il montaggio sono di Cristian Doti e Francesca Lombezzi. La voce narrante di Patrizia Hartman

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