Apertura straordinaria della Sala Greca e visite guidate alla collezione di ceramiche di Montelupo dell’antica Spezieria di San Marco

In occasione della mostra diffusa Terre di Spezierie. Ceramiche di Montelupo per Santa Maria Nuova e le farmacie storiche della Toscana (21/06/2024 – 06/01/2025), curata da Lorenza Camin con Alessio Ferrari e Vittoria Nassi, che indaga la fortuna delle ceramiche di manifattura montelupina nelle antiche spezierie ospedaliere, conventuali e private della città e del territorio, il Museo di San Marco partecipa offrendo speciali visite guidate di approfondimento sulla collezione di orcioli un tempo appartenuti all’antica Farmacia del convento e su opere provenienti da questo celebre ambiente, chiamato anche Fonderia o Spezieria, che secondo la tradizione fu aperto al pubblico già alla metà del ‘400.

Le visite, comprese nel biglietto d’ingresso, si terranno ogni venerdì e sabato alle 11.30 (a partire da venerdì 28 giugno). Per partecipare è obbligatoria la prenotazione tramite il Museo della Ceramica di Montelupo telefonando al numero 0571 1590300 o scrivendo a info@museomontelupo.it.

La mostra ricostruisce il secolare rapporto di committenza e collaborazione che legava, fin dall’inizio del Quattrocento, le botteghe di Montelupo ai luoghi più attivi nell’assistenza alla salute della Toscana.

Lo scavo del Pozzo dei lavatoi e le indagini archeologiche condotte a Montelupo dagli anni ’70 del Novecento hanno fatto emergere una grande quantità di maioliche riconducibili a forniture farmaceutiche, databili tra XV e XVIII secolo, a riprova della grande richiesta di questi manufatti da parte delle più antiche spezierie ospedaliere, conventuali e private della Toscana. Questi recipienti, abbelliti con gli stessi decori e rivestiti dello stesso smalto delle maioliche da tavola, garantivano una perfetta conservazione dei medicamenti, si pulivano facilmente e non rilasciavano odori. Anche il “Ricettario fiorentino”, manoscritto edito nel 1499 e considerato la prima farmacopea, consiglia di conservare alcuni preparati “in vasi grossi di terra invetriati”.

Il percorso della mostra si snoda attraverso ospedali, musei e storiche spezierie che ancora custodiscono gli antichi corredi vascolari da farmacia realizzati a Montelupo. Un itinerario inedito, in otto tappe, che sarà un’occasione unica per riscoprire il territorio attraverso il dialogo tra ceramica, storia, architettura e arte.

Punto di partenza è il Museo della ceramica di Montelupo Fiorentino, dove saranno esposti albarelli per erbe o unguenti, versatoi per sciroppi, orcioli per acque profumate o preparati medicamentosi, provenienti da collezioni private e importanti musei italiani.

Grazie alle simbologie religiose e agli stemmi gentilizi raffigurati sulla maggior parte delle ceramiche, i visitatori saranno guidati lungo un viaggio che li porterà alla scoperta delle più note spezierie esistenti nell’area fiorentina. Prima fra tutte, quella dell’Ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova, fondato nel 1288 e dotato di una spezieria già nel 1376. Seguono l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, l’unica farmacia al mondo che svolge la sua attività nel luogo in cui ebbe origine, e il Museo di San Marco che, nella Sala Greca, custodisce gli orcioli della Spezieria domenicana, realizzati da botteghe montelupine tra il 1580 e il 1630. Quest’ultima, che in origine conservava i codici in lingua greca, araba e ebraica della Biblioteca, sarà eccezionalmente aperta al pubblico in occasione della mostra. Il percorso fiorentino viene completato dal Museo Galileo, dove sarà possibile ammirare il laboratorio chimico che il Granduca Pietro Leopoldo fece allestire nella seconda metà del Settecento per effettuare esperimenti con prodotti chimici e farmaceutici.

La mostra prosegue anche fuori dalla città di Firenze e include altri tre Musei: l’Antica Spezieria Serristori a Figline Valdarno e la Spezieria di Santa Fina a San Gimignano, esempi particolarmente fortunati di conservazione dei “fornimenti” farmaceutici di cui gli ospedali erano dotati; e l’Aboca Museum a Sansepolcro, che possiede nella sua collezione vasi farmaceutici con i più tipici decori della ceramica di Montelupo.

L’esposizione diffusa è un viaggio alla scoperta di una Toscana inconsueta fatta di tradizione, saperi alchemici e bellezza. Ogni visitatore riceverà un passaporto speciale sul quale sarà messo un timbro per ciascun museo visitato e a percorso completato riceverà un piccolo manufatto di ceramica in omaggio.

La mostra è organizzata dalla Fondazione Museo Montelupo Onlus, dal Comune di Montelupo Fiorentino e dalla Fondazione Santa Maria Nuova ETS, con il patrocinio della Regione Toscana, il contributo di ABOCA e la sponsorizzazione tecnica di Unicoop Firenze.

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